La toracentesi e la paracentesi sono procedure medico – chirurgiche, adottate a scopo terapeutico e diagnostico, con l’obbiettivo di andare a verificare la causa di un eventuale accumulo di liquido toracico – addominale; questo, viene prelevato e analizzato in caso di toracentesi, dalla cavità pleurica (il liquido prende il nome di essudato pleurico) e in caso di paracentesi (o peritoneocentesi), dalla cavità peritoneale (liquido ascitico).
La cavità pleurica è quello spazio delimitato dal foglietto pleurico parietale e da quello viscerale, in cui si va a formare la pressione negativa che permette ai polmoni di espandere il proprio volume durante l’inspirazione. La cavità peritoneale è anch’essa definita come uno “spazio” anatomico, tuttavia più specificatamente, a livello addominale, è rivestita da una sottile membrana sierosa e distinta in peritoneo parietale e viscerale.
Le membrane che ricoprono queste regioni del nostro corpo riversano un limitato quantitativo di liquido, che in corrette quantità, è fondamentale per lo scorrimento reciproco delle pareti delle cavità (toracica o addominale) e di quelle membrane che rivestono gli organi; mentre, quando avviene un accumulo di esso in quantità superiori rispetto alla norma, a livello toracico si parla di versamento pleurico, ed a livello addominale di ascite.
Questo fenomeno può verificarsi a causa di svariati fattori tra cui:
1. la formazione di un tumore che intacca la membrana di rivestimento o l’organo rivestito da essa
2. lo sviluppo di malattie infiammatorie delle membrane
3. l’assenza di adeguate proteine che normalmente sono presenti all’interno del plasma, con la funzione di limitare l’entità di tali versamenti
4. etc…
L’ascite e il versamento pleurico possono portare a gravi conseguenze sia sui nostri organi, che si trovano costretti a causa del versamento e quindi sottoposti ad una pressione esercitata dal liquido in eccesso, che può ostacolare la respirazione o causare dolore; sia sui nostri tessuti corporei, che subiscono un’importante sottrazione dei liquidi, come evidentemente generare gravi riverberi sistemici.
Le procedure di toracentesi e paracentesi sono atti di competenza medica e vengono condotti in anestesia locale e sotto guida ecografica, con l’introduzione di un ago molto sottile, nel torace o nell’addome, connesso ad un tubo di drenaggio che ha l’altra estremità raccordata a un recipiente di raccolta.
Il recipiente di raccolta può essere, ad esempio:
– una sacca di drenaggio
– una siringa, in caso si voglia effettuare un’analisi di laboratorio e quindi la procedura sia a scopo diagnostico
– altri contenitori sterili (bottiglia in vetro, etc…)
Infra, in quest’ambito, può contribuire indirettamente attraverso la fornitura di una tra le tipologie indicate per la raccolta, cioè la sacca di drenaggio / di scarico in PVC; questa, infatti, viene realizzata in materiale atossico, con graduazione stampata, latex free e in svariate capacità.
Evidentemente forma e finiture della sacca debbono essere conformi alla richiesta peculiare dell’applicazione nella quale viene inserita. Tuttavia, in linea di massima si trova composta da due tubi alle estremità inferiori, uno più lungo per poter effettuare il collegamento, ad esempio, ad una siringa/ ago per drenare il liquido presente nella cavità e uno più corto, che può essere dotato ad esempio di un rubinetto di scarico, quali Push/Pull (versione semplificata) o a T, che rappresentano versioni più pregiate.
Data la gravità degli esiti dei suddetti versamenti di liquidi è evidente quanto i trattamenti descritti siano basilari per correggere tempestivamente l’equilibrio e prevenire i danni menzionati. A tal proposito ciascun componente implicato deve avere caratteristiche di performance adeguate affidabilità e sicurezza. La sacca Infra può rispondere efficacemente a tutti questi requisiti.